mercoledì 2 marzo 2011

Le politiche di pari opportunità

Le politiche di pari opportunità fra uomini e donne sono un insieme di interventi delle istituzioni, finalizzati ad eliminare gli ostacoli alla partecipazione politica, economica e sociale dovuti all'appartenere a uno dei due sessi: esse partono quindi dal presupposto di una diseguaglianza esistente, a svantaggio delle donne, che deve essere superata con strumenti normativi e di controllo e con iniziative di riequilibrio di opportunità e poteri.
Lo sviluppo di queste politiche in Italia è stato fortemente ritardato rispetto ad altri paesi per ragioni storiche e culturali
Lo sviluppo delle politiche di pari opportunità in Italia viene favorito in modo sostanziale dalle azioni dell'Unione Europea in termini di legislazione, finanziamenti e indirizzi di programmazione.
La Commissione Europea ha pubblicato nel 2006 un documento di ampio respiro, che definisce un percorso strategico quinquennale per combattere le disparità ancora esistenti in tutti i settori della vita civile:
tale documento, noto come Road Map o Tabella di marcia individua sei settori di intervento prioritari per le politiche di genere per il periodo 2006-2010:
  • Realizzare un'uguale indipendenza economica tra uomini e donne: aumentare l'impegno per il raggiungimento dell'obiettivo di occupazione femminile fissato dal Consiglio Europeo di Lisbona nel 2000 (ovvero il 60% nel 2010), per la riduzione del gap salariale e della segregazione professionale tra uomini e donne, per l'accesso delle lavoratrici e delle imprenditrici ai finanziamenti e alla formazione, per una tutela previdenziale e sanitaria adeguata;
  • Migliorare la conciliazione tra vita lavorativa e vita privata: condizioni e orari di lavoro più flessibili, migliori servizi di cura, maggiore responsabilizzazione dei maschi nella vita familiare;
  • Promuovere l'uguale partecipazione di uomini e donne nei luoghi decisionali e nelle funzioni dirigenziali soprattutto negli apparti pubblici e nella ricerca;
  • Combattere la violenza basata su ragioni di genere e la tratta di esseri umani;
  • Eliminare gli stereotipi di genere presenti nella società, a partire dall'educazione e dalla cultura;
  • Promuovere l'uguaglianza di genere al di fuori dell'Unione Europea, applicando negli accordi di cooperazione e richiedendo ai paesi terzi di attuare i principi riconosciuti dagli organismi internazionali.

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